L’art 4 del Decreto Legge 36/2022 (c.d. Riforma del reclutamento) ha previsto la revisione e l’aggiornamento delle classi di concorso della scuola secondaria, attraverso la loro razionalizzazione e il loro accorpamento:
con uno o più decreti del Ministro dell’istruzione da adottare, di concerto con il Ministro dell’università e della ricerca, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, si provvede alla revisione e all’aggiornamento della tipologia delle classi di concorso per l’accesso ai ruoli del personale docente della scuola secondaria di primo e secondo grado, attraverso la loro razionalizzazione e il loro accorpamento, al fine di promuovere l’interdisciplinarità e la multidisciplinarità dei profili professionali innovativi.
Come riportano le organizzazioni sindacali, ieri 7 novembre 2023 si è svolto l’incontro tra i rappresentanti del Ministero dell’Istruzione e del Merito e le organizzazioni sindacali sull’informativa in merito al decreto interministeriale di revisione delle classi di concorso.
L’Amministrazione in premessa ha spiegato che la revisione è stata collegata alle misure per l’attuazione della riforma del reclutamento previste dal PNRR con la legge n.79 del 2022 che ha imposto, senza possibilità di deroga, i tempi di emanazione del provvedimento. Inoltre il Dlgs 59/2017 ha previsto la revisione e l’accorpamento delle classi di concorso al fine di promuovere l’interdisciplinarità e la multidisciplinarità dei profili professionali innovativi. Tutti gli atti avranno una efficacia immediata. Per i concorsi PNRR e per le abilitazioni fino al 31/12/2024 si applicheranno le norme di salvaguardia.
La commissione ha illustrato la logica seguita per la revisione del vecchio testo basata sulla necessità di semplificazione dell’articolato, di risolvere le criticità e trovare delle soluzioni alle richieste rappresentate dalla categoria, dai contenziosi e dalle sentenze.
ACCORPAMENTO DELLE CLASSI DI CONCORSO
La prima questione è quella dell’accorpamento delle classi di concorso che prevedono procedure di esame e programmi disciplinari simili.

Per le suddette c.d.c. resta ferma la distinzione dei ruoli della scuola secondaria di I e di II grado. I codici alfanumerici utilizzati per la gestione informatica restano differenziati a seconda del ruolo di appartenenza.
ALTRI INTERVENTI
- In linea generale per rendere più chiaro ed uniforme il testo si è intervenuti sulla forma, eliminando virgole e punti superflui, sono stati elencati i Settori Scientifici Disciplinari (o Accademici per l’AFAM) in luogo dei titoli congiunti.
- per alcune classi di concorso, che prevedevano l’acquisizione di un numero tra gli 84 e i 120 CFU (vedi A028), è stata prevista la diminuzione del numero di crediti necessari.
- Per altre classi di concorso (vedi A061) non sarà più prevista la valutazione dei titoli professionali.
- Per la classe di concorso A023 “Lingua italiana per discenti di lingua straniera” è prevista l’equiparazione dei titoli rilasciati da tutte le università.
- Per lo strumento musicale si è proceduto ad una categorizzazione dei titoli per tipologia, integrabili con l’acquisizione dei CFU/CFA.
- Per le classi di concorso “generaliste” e per la Tabella B c’è stata una revisione dei titoli di accesso con l’inserimento di altri titoli che non erano previsti.
LA POSIZIONE DELLA GILDA UNAMS
La delegazione FGU pur riconoscendo il lavoro svolto dalla commissione, insediatasi nel giugno 2023, ha contestato fermamente il metodo adottato dall’amministrazione che si è limitato di fatto a fornire una semplice informativa su un tema di enorme portata, nonché per la ristrettezza dei tempi.
Sono state contestate in particolare alcune evidenze, come i disagi che si creeranno in termini di mobilità, concorsi, abilitazioni in seguito agli accorpamenti, per le diversità di trattamento nella valutazione dei titoli rispetto alle annualità di conseguimento degli stessi.
Infine, dopo reiterati dinieghi da parte dell’amministrazione, la FGU ha proposto di anticipare la data per fornire le osservazioni delle OO.SS., e di svolgere necessariamente un ulteriore incontro finale in presenza. L’amministrazione ha accettato la proposta della FGU, condivisa da tutte le altre sigle, ed ha predisposto un nuovo incontro per il giorno 16 novembre.